29 Settembre 2022

Certificazione a tutela delle imprese per crediti d’imposta R&S&I&D da effettuare o già effettuati per prevenire i controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Novità in materia di credito ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica ex Legge 160/2019, contenuta nel Decreto Semplificazioni all’articolo 23.

I commi 2 e ss. introducono la facoltà per le imprese di avvalersi, in ottica di tutela, di una certificazione che attesti l’inquadramento di investimenti in R&S&I&D da effettuare o già effettuati. Il tutto a condizione che la violazione non sia già stata constatata e non siano iniziate attività di accertamento.

La certificazione potrà essere rilasciata, sulla base delle linee guida del Ministero, esclusivamente dai soggetti iscritti nell’albo che verrà appositamente istituito e tenuto dal Mise.

Il grande appeal della certificazione risiede nel suo valore in sede di controllo. Tale certificazione produrrà infatti effetti vincolanti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, comportando la nullità degli atti impositivi difformi da quanto attestato.

Si attende quindi la pubblicazione del DPCM volto a individuare i requisiti dei certificatori e le modalità di vigilanza sulle attività e condizioni di richiesta della certificazione e gli oneri a carico dei richiedenti.

Requisiti dei certificatori

In arrivo il DPCM che definirà i requisiti per l’iscrizione all’Albo dei certificatori, l’iter procedurale e il contenuto minimo della certificazione.

  • Per le persone fisiche sarà fondamentale l’iscrizione nei registri, albi, elenchi degli esperti incaricati di valutare progetti di R&S&I finanziabili con risorse nazionali, regionali o comunitarie. Progetti tenuti presso le Amministrazioni centrali dello Stato, Regioni e Province autonome e che abbiano valutato, nei due anni antecedenti, almeno 10 progetti di R&S&I.
  • Per le società di capitali lo svolgimento di servizi di consulenza alle imprese in ambito R&S&I con almeno 10 progetti presentati, valutati o rendicontati negli ultimi due anni.

Il Mise avrà quindi un ruolo centrale nell’intero sistema di certificazione e pubblicherà, entro fine anno, le linee guida per la corretta applicazione del credito d’imposta.

Estratto del testo di riferimento:

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