La scala Technology Readiness Level (TRL) è utilizzata per valutare la maturità tecnologica di un’innovazione o di una tecnologia prima della sua implementazione operativa. Questo strumento è comunemente utilizzato nel campo della ricerca e sviluppo (R&S) per fornire una comprensione comune del grado di preparazione di una tecnologia.
La NASA (National Aeronautics and Space Administration) ha sviluppato la scala TRL negli anni Settanta. In origine, questo strumento prevedeva 7 livelli di maturità ed era utilizzato per gestire i rischi tecnologici dei programmi NASA. Solo nel 1995, tuttavia, è stata pubblicata una versione finale e globale della scala, che comprendeva complessivamente 9 diversi livelli di maturità.
La scala TRL è composta da nove livelli, numerati da 1 a 9, che rappresentano diversi stadi di sviluppo tecnologico. Ogni TRL è associato a criteri specifici che descrivono le caratteristiche e le prestazioni della tecnologia in quello stadio di sviluppo.
La valutazione del TRL di una tecnologia ci permette di capire a che punto è il suo ciclo di sviluppo e di identificare le fasi rimanenti necessarie per raggiungere la maturità e la commercializzazione.
La scala è utilizzata da ricercatori, ingegneri, aziende e organizzazioni per valutare il TRL.
È la fase iniziale della ricerca, in cui vengono esplorati e compresi i principi scientifici.
I principi scientifici vengono applicati per sviluppare concetti e prototipi tecnologici.
Vengono effettuati esperimenti per dimostrare la fattibilità della tecnologia e convalidare i principi di base.
La tecnologia viene testata in laboratorio per valutarne le prestazioni e la funzionalità.
La tecnologia viene testata in condizioni simulate che approssimano l’ambiente reale in cui verrà utilizzata.
La tecnologia viene testata in un ambiente operativo per valutarne le prestazioni in condizioni reali. Questa fase cruciale richiede la dimostrazione del prototipo di un sistema reale.
La tecnologia viene messa in uso operativo limitato e valutata (su scala prototipale) in condizioni reali.
La tecnologia nella sua forma finale viene resa operativa su larga scala, dimostrando la sua affidabilità ed efficacia.
La tecnologia nella sua forma finale è completamente sviluppata, validata e pronta per essere commercializzata e distribuita su larga scala.
Nel 2014, la scala TRL è stata incorporata nei progetti finanziati dall’Unione europea (UE) nell’ambito del programma quadro Horizon 2020.
Il programma Horizon Europe ha quindi adottato la scala TRL come indicatore per migliorare il posizionamento dei progetti richiesti nel programma. Questa scala unificata consente ai candidati e ai valutatori di soddisfare le aspettative della Commissione europea (CE).
Ciò rende la scala TRL uno strumento chiave nelle condizioni quadro di partecipazione di Horizon Europe 2021-2027. Per essere ammessi al finanziamento, i progetti devono soddisfare i seguenti requisiti:
Un TRL più alto nel testo di un bando indica quindi chiaramente che la CE sta cercando una soluzione più applicativa all’interno del progetto, mentre un TRL più basso indica che ci si aspetta un progetto di ricerca più fondamentale.
Il TRL viene utilizzato anche per indicare il “punto di ingresso”, ossia il livello di maturità di una determinata tecnologia, prodotto o processo all’inizio del progetto. In questo caso, il rispettivo TRL funge da “limite inferiore”.
Nella procedura di richiesta di sovvenzioni e innovazione, le agenzie di finanziamento utilizzano la scala TRL per valutare l’ammissibilità di diversi progetti innovativi.
La scala TRL viene utilizzata anche per valutare l’ammissibilità dei progetti ai crediti d’imposta, come il Credito d’imposta per la ricerca (CIR) e il Credito d’imposta per l’innovazione (CII).
I progetti nelle prime fasi di sviluppo sono eleggibili per il CIR, mentre i progetti più avanti nella scala TRL sono eleggibili per il CII.
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