7 Aprile 2023

Piano Industria 5.0: il MIMIT punta sui crediti d’imposta per digitale, green ed energia da fonti rinnovabili

Da Piano Industria 4.0 ad Industria 5.0, l’evoluzione degli attuali incentivi per i beni strumentali funzionali alla digitalizzazione 4.0. Incentivi che si legheranno ad investimenti agevolati per efficienza energetica e cambiamento dei processi produttivi, con obiettivo la riduzione dalla dipendenza da combustibili fossili. Puntando quindi alla decarbonizzazione alla base del REPowerEU.

Lo scopo è sviluppare processi circolari che riutilizzino, convertano e riciclino le risorse naturali, riducano gli sprechi e l’impatto ambientale. Tecnologie come l’intelligenza artificiale e la produzione additiva impiegate per ottimizzare l’efficienza delle risorse e ridurre al minimo gli sprechi.

Si preannuncia, inoltre, l’arrivo di un credito di imposta per sostenere le spese delle PMI finalizzate all’autoconsumo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come per la Commissione Europea anche l’Italia farà e sta già facendo ricorso ai crediti di imposta per il supporto alle PMI in difficoltà per il caro-energia e alle prese con la transizione ecologica. 

Quadro temporaneo degli aiuti di Stato legato emergenza Ucraina

  • REPowerEu – sezione 2.6:Aiuti per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale attraverso l’elettrificazione e/o l’uso di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico che soddisfa determinate condizioni e di misure di efficienza energetica
  • REPowerEu – sezione 2.8: Aiuti per accelerare gli investimenti in settori strategici per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette

Il Ministero delle Imprese e del made in Italy punta a finanziare tramite i fondi del REPowerEu anche una serie di contratti di sviluppo per progetti delle imprese in alcuni comparti chiave: batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, estrazione e recupero di materie prime critiche. Inoltre, è probabile anche l’utilizzo dell’ IPCEI per promuovere la ricerca sull’utilizzo dell’idrogeno.

A breve la cabina di regia individuerà schede e progetti fino al budget per ogni singolo intervento. La base di partenza sono 2,7 miliardi da parte dell’Italia a cui aggiungere altri fondi dal Pnrr.

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