Nuovamente aggiornato il decreto contenente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e l’agevolazione dedicata all’Industria 5.0, il credito d’imposta Transizione 5.0. Il decreto dispone l’impiego delle risorse per il pacchetto di “aggiornamento” del PNRR e l’impiego dei fondi del RePower EU che vanno ad integrare il Piano Transizione 5.0.
Infatti, come rimarcato più volte, il Piano Transizione Industria 5.0 è stato incluso nel PNRR, con 6,3 miliardi di euro provenienti dal Piano RePowerEU, volto a incentivare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
I 6,3 miliardi di euro, stanziati per il biennio 2024-2025, andranno a sommarsi ai fondi già previsti per il Piano Transizione 4.0. Le agevolazioni, sotto forma di crediti d’imposta, saranno destinate alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Approfondisci qui le aliquote 5.0:
Le novità principali sono relative alla procedura di fruizione del beneficio e al ruolo del GSE. Il GSE, diventa, infatti, il soggetto principale a cui le imprese dovranno rivolgersi. Quest’ultimo potrà dotarsi di mezzi opportuni utilizzando 45 milioni dei 63 milioni complessivamente assegnati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la realizzazione della piattaforma e il funzionamento dell’incentivo.
Rispetto al Piano 4.0 sono previste aliquote più elevate e crescenti in base al livello di efficienza, che potranno raggiungere anche il 40%. Sarà, inoltre, incrementato il tetto massimo agevolabile, dagli attuali 20 a 50 milioni di euro, così da rendere il Piano una leva per rendere ancora più efficace l’azione di attrazione di investimenti stranieri nel nostro Paese.
L’impresa dovrà dimostrare: la riduzione di almeno il 3% del consumo finale d’energia ed un risparmio energetico di almeno il 5% rispetto ai consumi dello stesso processo registrati prima dell’acquisizione dei beni 4.0.
Sarà necessaria una certificazione “ex ante” ed “ex post” dovrà attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità con quanto riportato nella certificazione “ex ante”.
Un credito d’imposta per agevolare le spese sostenute per formare il personale nell’acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde delle imprese.
Credito d’imposta per l’acquisto di impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile (ad esclusione delle biomasse).
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