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Credito d’Imposta
Innovazione Tecnologica 2021 – 2022

Misura fiscale che mira a premiare gli sforzi compiuti dalle imprese nello sviluppo di attività innovative e che consente di compensare fino al 100% la quota d’imposta, aumentando così la competitività e incoraggiando il miglioramento continuo di prodotti e processi.

Ambito 
Innovazione Tecnologica

Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi nuovi o sostanzialmente migliorati.

Chi può
beneficiare
?

Possono beneficiarne tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

Fruizione
del credito

Il credito è utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo.

Il nostro
servizio


La nostra attività, in qualità di consulenti esperti nella gestione del Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica consiste nell’individuare le attività e le relative spese ammissibili, migliorando così la capacità di usufruire dei benefici fiscali.

Spese agevolabili

Il credito d’imposta è concesso nella misura del 10% delle spese ammissibili per Innovazione Tecnologica e del 15% delle spese ammissibili per Innovazione Tecnologica 4.0, nel limite massimo di 2M€, in tre quote annuali.

  • Titolare di rapporto subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato.
  • Le spese di personale relative a soggetti di età <=35 anni, al primo impiego, in possesso di un titolo di dottore di ricerca o iscritto a un ciclo di dottorato o in possesso di una laurea magistrale in discipline tecniche o scientifiche, assunti dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di innovazione tecnologica, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare.

 

  • Quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale alla lettera a).

 

 

  • I soggetti cui vengono commissionati i progetti devono essere fiscalmente residenti o localizzati in altri Stati membri UE o in Stati aderenti all’accordo sullo SEE o in Stati compresi nell’elenco di cui al decreto del Ministro delle finanze 4 settembre 1996.

 

 

 

 

  • Servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili indicate alla lettera a), ovvero delle spese ammissibili indicate alla lettera c).

 

 

 

 

 

  • Materiali, forniture e altri prodotti analoghi anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale alla lettera a) ovvero, di contratti alla lettera c).
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