Un emendamento della Legge di Bilancio prevede il rifinanziamento della Nuova Sabatini, la misura per gli investimenti in beni strumentali.
La “Nuova Sabatini” ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Lo scopo di tale misura è sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.
Il rifinanziamento dello strumento prevede una spesa di un totale di 150 milioni di euro, così ripartiti:
L’emendamento contiene anche la proroga di ulteriori sei mesi – per un totale quindi di 18 mesi – del termine per l’ultimazione degli investimenti oggetto dei finanziamenti agevolati stipulati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Le imprese beneficiarie, alla data di presentazione della domanda di contributo, devono possedere una serie di condizioni di ammissibilità, tra cui:
Per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
I soggetti beneficiari possono ricevere le agevolazioni nella forma di:
La finalità ultima è quella di favore l’acquisto o l’acquisizione in leasing sia di immobilizzazioni materiali che di altri beni classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile. Di seguito:
La presentazione della domanda di contributo sarà possibile a partire dal 2 gennaio 2023 secondo le seguenti linee guida. Sino al 31 dicembre 2022, l’impresa, ai fini della presentazione della domanda, dovrà scaricare e compilare in formato elettronico l’Allegato 1-Modulo di domanda, sottoscriverlo con firma digitale, procedere alle operazioni di verifica e chiusura del modulo stesso, secondo le modalità riportate nella “Guida alla compilazione del modulo di domanda”. Una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo, esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti all’iniziativa.
Cumulabile con crediti d’imposta e con altri aiuti di Stato, purché non venga superata l’intensità massima di aiuto.
La nostra attività consiste nel valutare la strumentalità dei beni che state acquistando e confermare l’ammissibilità alla misura, così da consentirvi di agevolare anche la forma di finanziamento prescelta.
Previsto un contributo pubblico in conto impianti per l’abbattimento degli interessi finanziari sui finanziamenti bancari e/o leasing, per l’acquisto di beni strumentali. Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
In data 6 Dicembre 2022, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la Circolare Direttoriale n. 410823 in cui sono definite le istruzioni necessarie per presentare le domande per beneficiare delle agevolazioni della misura, con decorrenza dal 1° gennaio 2023. Un particolare occhio di riguardo viene dato anche alle modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti green.
Focalizzata sull’ambiente, prevede un contributo ministeriale pari al 3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale. I macchinari dovranno essere utilizzati in programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Valido per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023.
Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria, di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.
Linea di intervento con un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Si attendono ulteriori specifiche da parte del Ministero per questa tematica.
Le misure introdotte dalla Nuova Sabatini si affiancano ai contributi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”. I beni materiali e immateriali, rientranti nella categoria “Industria 4.0” possono usufruire di un contributo maggiorato del 30 % e sono individuati ai seguenti allegati: allegato 6/A (materiali) e allegato 6/B (immateriali).
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